In Calabria o del Futuro Perduto
Documentary ITALIA 2012 15' |
![]() The ethnographic film has a significant role in the history of cinema, perhaps one of the oldest. |
Quella Arberesh è la più grande minoranza linguistica presente in Italia, perfettamente integrata e in parte assimilata alla cultura maggioritaria. Ma ancora nel XXI secolo, numerosi luoghi impervi dell’appennino calabrese mantengono le antiche tradizioni pur subendo l’avanzata della globalizzazione. Oggi un gruppo di ballo che viene dal Perù, portatore di un vago esotismo indio sudamericano, intrattiene la piazza del paese nelle calde sere di ferragosto, di fianco al tiro alla fune e alla corsa dei sacchi, giochi secolari. Their resistance appears quite similar to that of Skanderberg, a valiant fighter involved in the defense of Albania against the Turkish invasion in the Fifteenth Century. An artist from Turin comes back for the summer, guest of a landlord. An elderly woman sings from her balcony some Celentano’s songs and some traditional ceremonial litanies. A childless couple, even more isolated from the outside world, talks about the legends of the brigands and the similarity between the woman and the devil. La condizione della donna, il bilinguismo, il viaggio, sono i temi affrontati in questo breve film, che vuole solo essere solo una breve anticamera, per entrare in una dimensione differente. La dimensione evocata nel prologo, una lettera firmata Martin Sheffield, personaggio immaginario di Bruce Chatwin, che richiede mezzi per catturare una bestia leggendaria, che rappresenta l’ignoto, e il perseverante tentativo dell’uomo, di andare oltre la propria conoscenza. The dimension evoked in the prologue, a letter by Martin Sheffield – a fictional character from Bruce Chatwin asking for the tools to capture a legendary animal representing the unknown and the perseverant man’s attempt to go beyond its conscience.
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